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A causa del protrarsi della situazione derivata dalla diffusione del virus COVID-19, il concerto dei Shame + Massimo Volume previsto l’1 luglio 2021 al Parco Massari di Ferrara è stato annullato. Per ulteriori informazioni LEGGI QUI
Gli Shame sono tornati con Drunk Tank Pink, il nuovo album del quintetto post-punk di South London pubblicato a gennaio 2021 e prodotto da James Ford (Arctic Monkeys, Foals, Florence and the Machine, Depeche Mode) a due anni dall’uscita trionfale di Songs of Praise nel 2018.
Nato da una riflessione sull’attuale periodo di stop imposto alla musica dal vivo, il secondo album in studio degli Shame è un disco audace e ambizioso, tanto che viene quasi da chiedersi se sia della stessa band che ha realizzato il post-punk riottoso del loro debutto.
Per il gruppo che si è fatto le ossa suonando nei pub di Londra, il nuovo album rappresenta un balzo creativo in avanti innescato dalla fine del loro ultimo tour. Durante la pandemia, il frontman Charlie Steen ha riflettuto e scritto sul senso di perdita di sé e sulla crescente crisi di identità, mentre il chitarrista Coyle-Smith ha sperimentato accordi alternativi, per non suonare in modo rock convenzionale.
Gli Shame sono tornati con Drunk Tank Pink, il nuovo album del quintetto post-punk di South London pubblicato a gennaio 2021 e prodotto da James Ford (Arctic Monkeys, Foals, Florence and the Machine, Depeche Mode) a due anni dall’uscita trionfale di Songs of Praise nel 2018.
Nato da una riflessione sull’attuale periodo di stop imposto alla musica dal vivo, il secondo album in studio degli Shame è un disco audace e ambizioso, tanto che viene quasi da chiedersi se sia della stessa band che ha realizzato il post-punk riottoso del loro debutto.
Per il gruppo che si è fatto le ossa suonando nei pub di Londra, il nuovo album rappresenta un balzo creativo in avanti innescato dalla fine del loro ultimo tour. Durante la pandemia, il frontman Charlie Steen ha riflettuto e scritto sul senso di perdita di sé e sulla crescente crisi di identità, mentre il chitarrista Coyle-Smith ha sperimentato accordi alternativi, per non suonare in modo rock convenzionale.