Biglietti per Isabel LaRosa

L'angelo nero dell'alt-pop mette le ali ai sogni e ai desideri più sfrenati, affrontando i demoni della giovane età adulta con un'onestà da brivido.

Isabel LaRosa ha trovato la fama virale quando la ballata “i'm yours”, dai toni neon, ha colpito la generazione Tik-Tok. Abbandonandosi al brivido e al pericolo dell'amore giovanile, la sua voce ammaliante e vaporosa ha rapidamente rivelato un'adolescente esperta di musica, cresciuta con una dieta familiare a base di standard jazz, che ora dirige i propri video ed esplora le forme sempre più mutevoli del pop alternativo.

L'uscita del suo singolo 2022 è stata popolata ai lati da brani come “HAUNTED” e “older”, che si destreggiano tra electro-pop al cardiopalma e confessionali respiranti e intrisi di bassi, mentre la cantante esplorava gli angoli poco illuminati del pop con un esilarante senso dell'avventura. Con un padre sassofonista e un fratello musicista-produttore, Thomas, fidato compagno e collaboratore della fiorente carriera della sorella, LaRosa aveva una visione tutt'altro che statica del pop o di una produzione modellata dalle tendenze, impegnandosi piuttosto a crearle. Intrecciando cupi tocchi di electro, saldamente alternativi agli anni '00 e il fascino widescreen di Drive, la cantante si rifà al passato con una lente che definisce gli anni 2020, invitando i suoi coetanei a guadare le acque insidiose dell'età adulta e ad affrontare il futuro con un senso di anticipazione dark-pop straordinariamente sincero.

Nell'EP 2023 YOU FEAR THE GOD THAT LOVES YOU posa tenendo in mano un crocifisso, giustapponendo spiritualità e lussuria in un audace contrasto pop. In un cenno alle sue radici cubano-americane, mescola struggentemente inglese e spagnolo nel successivo inno d'amore “Favorite”, influenzato dal reggaeton; e, sentendosi già vecchia a “quasi 20 anni”, contempla la solitudine e la sorellanza nell'urgente “Home”, guidata dal breakbeat. Gli ultimi due brani fanno parte delle 14 storie personali che compongono l'LP di debutto Raven di LaRosa (2025) - la sua svolta simbolica su un album autointitolato, prodotto e co-scritto da suo fratello - che traccia una mappa dell'amore e della separazione mentre supera una brutta rottura in un mondo adulto e sconosciuto. Sensuale o malata d'amore, la sua voce sussurrata è alla base di un album che oscilla tra un'incrollabile sicurezza di sé e una sensibilità acustica, tra riffage alt-rock e fragili ballate.

In “Girl Of Your Dreams” LaRosa intercala l'inno femminista degli anni '60 di Lesley Gore “You Don't Own Me” (più recentemente coverizzato da SAYGRACE e G-Eazy), assumendo un nuovo significato quando lo proietta in un decennio spesso infausto con un guizzo di pop-R&B elettrico. Nominata l'anno scorso tra i Pop Rising Artists To Watch di Spotify, si imbarca nel tour PSYCHOPOMP nel 2025 con nuove promesse e un album che “mi ha fatto passare alcuni dei momenti peggiori della mia vita e mi ha anche visto nei momenti più felici”, come rivela sui suoi social. Una dopo l'altra, le canzoni svelano gli strati di un'artista che abbraccia l'oscurità come un modo per tornare alla luce - e trionfare. E ora è più che pronta a salire sul palco.